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lunedì 18 gennaio 2010

HAITI














Haiti è uno dei paesi più poveri del mondo e il più povero del Continente Americano. Continuamente dilaniato da disordini e guerre civili non riesce a raggiungere una stabilità politico economica e sociale. La disoccupazione è a tutt’oggi al 70%. Il PIL pro capite annuo è di soli 250 $. Nonostante la lunga lista di enormi problemi sociali economici e politici, l’isola è splendida e la popolazione è formata da moltissime differenti etnie e la cultura è meravigliosamente ricca delle loro tradizioni.
E nonostante le difficoltà produce uno dei più sublimi esempi di Rhum Agricòle del mondo, il Rhum Barbancourt, unico produttore del paese.
Haiti E’ il primo, insieme all’attuale Repubblica Dominicana ad aver introdotto nelle Americhe la canna da zucchero, portata da Colombo nell’isola di Hispaniola già nel 1493, ma solo nel ‘700 fiorisce per mano francese l’utilizzo e il commercio dello zucchero, specialmente nella zona nord del paese. Moltissime dall’800 le distillerie artigianali, ma una sola, la Barbancourt si impone.

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SCHOK INPUT

Blog di immagini e parole. Mettere dentro, di tutto e di più, trasfert mentali, messaggi non sempre eloquenti, immagini subliminali, poetica schokkante, arte estroversa di individui introversi. Caos nel caos della vita dove tutto è importante e tutto e vacuo. L’effimero e il reale a braccetto per le vie del web alla ricerca di condivisione anche pragmatica ma quasi sempre sognate. Parole senza senso che s’ingrassano cozzando nella mente di chi legge e vi si riconosce. Immagini irreali rubate alla realtà, laddove tutto è già inventato e dove tutto è ancora da scoprire. La verità della vita inaccessibile eppur sicura. Ecco che i blog invadono i pc sempre accessi, vivi di vita propria, animati da sete di potere e già comandano. E noi esseri umani che vorremmo tutti uguali, portare la civiltà dove poveri diavoli vestiti di niente non conoscono l’agiatezza del mondo “CIVILE”. Il mondo civile; dove tutti corrono, s’inseguono, arraffano, cercano la felicità! Eppure quei “POVERI DIAVOLI”, sono felici… Non conoscono la vergogna, non conoscono l’orrore della sopraffazione, le guerre per un litro di oro nero, la gelosia, l’invidia, i debiti per divertirsi. Non conoscono i budget, i programmi, i progetti, la corsa al successo, lo stress, i sonniferi!
Loro vivono nella foresta, liberi…liberi…liberi…
E noi? Noi siamo liberi?
SRM