BARRA STRUMENTI SCHOK INPUT

toolbar powered by Conduit

martedì 28 aprile 2009

Haiti: Salvare l'ambiente, la prevenzione l'instabilità ei conflitti

Haiti: Salvare l'ambiente, la prevenzione l'instabilità ei conflitti


Port-au-Prince/Brussels, 28 aprile 2009: La distruzione dell'ambiente di Haiti è una bomba a orologeria che ha bisogno di urgente attenzione se il paese è quello di preservare la stabilità sociale ed economica.

Haiti: Salvare l'ambiente, la prevenzione l'instabilità ei conflitti, * Il briefing ultime dell'International Crisis Group, sostiene che la combinazione di distruzione ambientale e di altri fattori quali la debolezza delle istituzioni, la povertà estrema e la rapida crescita della popolazione aumentare il rischio di gravi problemi nuovi nella repubblica dell'isola. Un'azione concertata a livello nazionale ed internazionale, sia immediati che a lungo termine, è necessario per evitare di scivolare indietro il paese nell'instabilità.

"La situazione catastrofica dell'ambiente è strettamente correlata alla profonda istituzionali, politici e di governo dei problemi", dice Bernice Robertson, Gruppo di crisi ad Haiti Analyst. "Coherent socio-politiche nazionali di sviluppo economico sono stati per lo più assente, a causa di limitazioni e di gestione politica e degli interessi ristretti di coloro che detengono il potere economico".

Per anni, i gravi problemi ambientali sono state fra le radici di Haiti sociale, economica e perfino delle crisi politiche. Haiti è uno dei disastri più naturale del mondo, paesi esposti, grazie alla sua posizione nei tropici alta latitudine, al rilievo, in aumento di quasi 2.700 metri sul livello del mare e gravemente ambiente degradato. In seguito le devastanti inondazioni del 2004, che uccise circa 3.000, Crisis Group ha avvertito sul futuro di disastri ecologici. Nel 2008, un susseguirsi di uragani e tempeste tropicali ucciso vicino a 800 e lasciato circa 100.000 persone senza fissa dimora.

Gli sforzi per arrestare l'impoverimento dell'ambiente naturale, sono essenziali per prevenire l'instabilità nuovo. Il governo, con l'aiuto internazionale, ha bisogno di entrare in contatto con le comunità locali per renderli partner a pieno titolo nel ridurre il degrado ambientale.

Uragano di preparazione è un altro problema urgente. Con l'approvazione del Parlamento europeo del bilancio 2008-2009 la scorsa settimana, il governo dovrebbe lanciare la sua pre-annunciato programma di stagione degli uragani immediatamente.

"Il successo nel risanamento ambientale dipende in larga parte su una buona cooperazione tra queste l'utilizzo eccessivo delle risorse naturali e di coloro che cercano di gestire meglio la loro", afferma Markus Schultze-Kraft, Gruppo di crisi l'America Latina Program Director. "L'approccio ad arrestare e, infine, invertendo i problemi ambientali di Haiti, che lo stesso deve contenere una forte componente sociale che è fondamentale per ridurre il rischio di nuovi conflitti violenti".


--------------------------------------------------------------------------------

Contatti: Andrew Stroehlein (Bruxelles) +32 (0) 2 541 1635
Kimberly Abbott (Washington) +1 202 785 1601
Per contattare il Crisis Media Group per favore clicca qui
* Leggi l'intero Gruppo di Crisi briefing sul nostro sito web: http://www.crisisgroup.org

Nessun commento:

SCHOK INPUT

Blog di immagini e parole. Mettere dentro, di tutto e di più, trasfert mentali, messaggi non sempre eloquenti, immagini subliminali, poetica schokkante, arte estroversa di individui introversi. Caos nel caos della vita dove tutto è importante e tutto e vacuo. L’effimero e il reale a braccetto per le vie del web alla ricerca di condivisione anche pragmatica ma quasi sempre sognate. Parole senza senso che s’ingrassano cozzando nella mente di chi legge e vi si riconosce. Immagini irreali rubate alla realtà, laddove tutto è già inventato e dove tutto è ancora da scoprire. La verità della vita inaccessibile eppur sicura. Ecco che i blog invadono i pc sempre accessi, vivi di vita propria, animati da sete di potere e già comandano. E noi esseri umani che vorremmo tutti uguali, portare la civiltà dove poveri diavoli vestiti di niente non conoscono l’agiatezza del mondo “CIVILE”. Il mondo civile; dove tutti corrono, s’inseguono, arraffano, cercano la felicità! Eppure quei “POVERI DIAVOLI”, sono felici… Non conoscono la vergogna, non conoscono l’orrore della sopraffazione, le guerre per un litro di oro nero, la gelosia, l’invidia, i debiti per divertirsi. Non conoscono i budget, i programmi, i progetti, la corsa al successo, lo stress, i sonniferi!
Loro vivono nella foresta, liberi…liberi…liberi…
E noi? Noi siamo liberi?
SRM