«Il conformismo è il peggior nemico della creatività. Chiunque sia incapace di prendersi dei rischi non può essere creativo». Parola di Oliviero Toscani, milanese di nascita ma non d’adozione che, insieme ad altri intellettuali sono stati chiamati da Vittorio Sgarbi, ex assessore alla Cultura di Milano e neosindaco di Salemi, cittadina del Belice in provincia di Trapani, come assessori e consulenti del rinascimento salemino. Appuntamento alle 17 di oggi per l’insediamento della giunta. «Salemi sarà l’opposto di Milano - aveva detto alla performance di Greenaway al Cenacolo, resa possibile proprio grazie alla sua determinazione - io non ho paura di avere assessori più intelligenti. Io voglio assessori indipendenti, non servi, liberi, non camerieri, anche se ho un grande culto della personalità». Ecco allora che l’anticonformista per eccellenza, Oliviero Toscani, «censurato» a Milano per i cartelloni pubblicitari che ritraevano una ragazza anoressica, sarà assessore ai Diritti umani e alla creatività, così come un altro grande ostracizzato di Milano, il maestro Riccardo Muti, lunedì dirigerà un grande concerto per la città - «Il primo duro colpo a Milano». Bibliotecario di Salemi sarà invece un altro ex assessore alla Cultura Philippe Daverio, che sbarca in Sicilia con un bel carico di idee: «Ho molto simpatia per Sgarbi: lo considero l’ultimo eroe della Resistenza. Salemi è un ottimo posto per riflettere e soprattutto per astrarsi dalla dimensione globale, un buon posto dove operare. La biblioteca sarà un po’ come La Biblioteca di Babele di Borges, solo, che invece di avere libri di 410 pagine avrà solo 60 libri, i “libri che ti porteresti su un’isola”. Propedeutici alla sua creazione potrebbero essere dei convegni internazionali per stabilire, per esempio, il numero di libri e i titoli. Si scatenerà un grande dibattito. Mi piacerebbe mettere la Divina Commedia, in arabo, ebraico e latino e greco moderno, visto che Salemi sarà la capitale del dialogo tra le religioni». Gianni Morelembaum, ex direttore artistico degli Arcimboldi - «ho lasciato un incubo, volevano fare gli affittacamere» - sta organizzando un festival dedicato alla cultura ebraica, ma aperto alle altre religioni, tra teatro, cinema, musica e convegni, che sarà ambientato nel ghetto ebraico di Salemi: «Per far scoprire che la cultura ebraica non è soltanto Yoshua e Grossman». Andrée Ruth Shammah, direttore artistico del Franco Parenti, assisterà oggi all’insediamento della Giunta: «Mi piace l’idea di assistere a questa sfida e penso che la passione che ci mette Sgarbi sia veramente encomiabile, Salemi diventerà grande perché Sgarbi la farà grande».
TRATTO DAL SITO http://www.ilgiornale.it/
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"Ne parlerà il mondo.
Non come la Milano di quell'imbecille di Letizia MOratti"
SGARBI E LA COMBRICCOLA DEGLI ULTIMI DANDY
di Elsa Muschella
(Corriere.it, 06 luglio 2008)
La combriccola degli ultimi dandy ha risposto all'appello del condottiero e si è stanziata nel luogo d'elezione. Da ieri Salemi, poco più di undicimila anime in provincia di Trapani, ha la sua giunta superstar guidata da un inarrestabile Vittorio Sgarbi: «La conosceranno in tutto il mondo, sarà l'esatto opposto della Milano voluta da quell'imbecille di Letizia Moratti». Non potendo nominarsi dittatore come qui fece Garibaldi nel 1860 - quando, seppure per un giorno, proclamò la città prima capitale d'Italia - il sindaco si accontenta di un'investitura del 60,7% e «con la benedizione del popolo» elenca i collaboratori, assegnati a «incarichi rivoluzionari » sin dall'intestazione del mandato: ai Diritti umani e alla Creatività il fotografo Oliviero Toscani; al Nulla Graziano Cecchini, l'ex precario che tinse futuristicamente di rosso Fontana di Trevi; alla Cultura-Agricoltura il mercante d'arte Peter Glidewell; all'Urbanistica e al Patrimonio il principe di Raffadali Bernardo Tortorici Montaperto e, infine, altri 4 assessori «autoctoni». «Altro che Billionaire e Costa Smeralda - sorride il sindaco -: con questi luoghi dal fascino gattopardesco sovvertiremo l'establishment politico». Numi tutelari dell'impresa, il critico d'arte Philippe Daverio, neo bibliotecario di Salemi, il magistrato Giuseppe Ayala come "garante della legalità", il guru di Slow Food Carlo Petrini e "la Moratti buona" Milly per il settore gastronomico; la regista Andrée Ruth Shammah e il maestro Gianni Morelenbaum per un Festival musicale dedicato alla cultura ebraica. A Sgarbi arrivano pure gli auguri di buon lavoro dall'amico Alain Elkann, invitato a presiedere la Conferenza delle religioni del 10 ottobre («Evento colossale, da far impallidire l'Onu», prevede il primo cittadino): «Sarò onorato di partecipare. Quando un intellettuale di qualità diventa sindaco è sempre un buon segno».Intanto, in attesa di trasformare Salemi nella «piccola culla siciliana della cultura», lussuosamente alloggiata al Kempinski Hotel di Mazara del Vallo, parte della squadra non nasconde trasporto per il cimento: «Né di destra né di sinistra, siamo tutti attorno a Vittorio - sintetizza Toscani -. In questo estremo lembo d'Italia porteremo l'immaginazione al potere». L'assessore al Nulla Cecchini raccoglie «la sfida anarchico-libertaria del progetto», ma il più divertito è Daverio: «Non so mai cosa scrivere sui biglietti da visita, mi piace l'idea di averne uno nuovo: Bibliotecario. Ho già in mente molte strade surrealiste per il rilancio. Purché la giunta mi deliberi uno stipendio accettabile, diciamo 300 euro al mese. Altrimenti non sarebbe un incarico serio».
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SCHOK INPUT
Blog di immagini e parole. Mettere dentro, di tutto e di più, trasfert mentali, messaggi non sempre eloquenti, immagini subliminali, poetica schokkante, arte estroversa di individui introversi. Caos nel caos della vita dove tutto è importante e tutto e vacuo. L’effimero e il reale a braccetto per le vie del web alla ricerca di condivisione anche pragmatica ma quasi sempre sognate. Parole senza senso che s’ingrassano cozzando nella mente di chi legge e vi si riconosce. Immagini irreali rubate alla realtà, laddove tutto è già inventato e dove tutto è ancora da scoprire. La verità della vita inaccessibile eppur sicura. Ecco che i blog invadono i pc sempre accessi, vivi di vita propria, animati da sete di potere e già comandano. E noi esseri umani che vorremmo tutti uguali, portare la civiltà dove poveri diavoli vestiti di niente non conoscono l’agiatezza del mondo “CIVILE”. Il mondo civile; dove tutti corrono, s’inseguono, arraffano, cercano la felicità! Eppure quei “POVERI DIAVOLI”, sono felici… Non conoscono la vergogna, non conoscono l’orrore della sopraffazione, le guerre per un litro di oro nero, la gelosia, l’invidia, i debiti per divertirsi. Non conoscono i budget, i programmi, i progetti, la corsa al successo, lo stress, i sonniferi!
Loro vivono nella foresta, liberi…liberi…liberi…
E noi? Noi siamo liberi?
SRM
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