
Profilo di nativo americano del nord - fotografia di Edward S. Curtis
Per Nativi americani (chiamati anche in modo più o meno consono Indiani d'America, Pellerossa, Amerindi, Amerindiani, Prime Nazioni, Aborigeni americani, Indios) si intendono tutti i popoli indigeni che vivevano in America prima della colonizzazione degli europei.
L'uso del termine Indiani (o Indios, termine spagnolo utilizzato tutt'oggi internazionalmente per riferirsi alle popolazioni indigene dell'America latina), risale alle prime fasi dell'esplorazione del sub-continente nordamericano. Si giustificava col fatto che Cristoforo Colombo, col suo viaggio transoceanico intendeva trovare una rotta alternativa per giungere sulle coste del subcontinente indiano, sì da far chiamare Indie occidentali le nuove terre scoperte.
L'espressione pellerossa, utilizzata, spesso in senso semanticamente negativo, per riferirsi alle popolazioni indigene nordamericane, è oggi considerata non politicamente corretta, in quanto fa riferimento al colore della pelle dei nativi di quell'area del continente.
Storia del popolamento americano
Profilo di nativo americano del nord - fotografia di Edward S. CurtisIl problema della provenienza della popolazione amerindia è ancora una questione aperta.
I tentativi di definire l'albero migratorio dell'uomo dalla sua comparsa sulla terra a oggi dà comunque e sempre risultati altamente ipotetici, poiché le ricostruzioni genetiche e linguistiche sono poco compatibili tra di loro, mentre le investigazioni sulle diverse culture sono pari a cercare il classico ago nel pagliaio.
Attualmente, in base alle ricerche di Cavalli Sforza e collaboratori, si suppone che i primi umani siano arrivati nel continente circa 40 mila anni fa dall'Asia attraverso lo stretto di Bering, via mare.
Il modello precedente, il cosiddetto modello Clovis, invece individuava tre ondate migratorie avvenute circa 12 mila anni fa, dall'Asia attraverso le terre emerse dello stretto di Bering, la Beringia.
Questa ipotesi è stata contestata per il ritrovamento di scheletri con il cranio dai tratti caucasoidi e da molte altre ricerche archeologiche, linguistiche e di biologia molecolare.
Una prova a riguardo, è stata pubblicata su Nature nel settembre 2003 [1]: grazie al ritrovamento di 33 crani nella bassa California, si è potuto ipotizzare che vi erano paleo-americani imparentati con le popolazioni dell'Asia meridionale e non con le popolazioni della Siberia. Un'altra prova è emersa nel luglio 2005, quando è stato reso noto il ritrovamento di un'impronta fossile in Messico risalente a circa 40 mila anni fa.
Altri flussi migratori si sono succeduti nel passare dei secoli. Attestati sono i passaggi via mare attraverso l'oceano Pacifico di popolazioni asiatico-melanesiane.
I mormoni credono che i nativi americani siano i discendenti di alcune tribù ebraiche migrate in due fasi: una, ai tempi della torre di Babele, attraverso l'Atlantico, e un'altra, durante la cattività babilonese, attraverso gli oceani Indiano e Pacifico.
TRATTO DA it.wikipedia.org/wiki/Nativi_americani
Nessun commento:
Posta un commento